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Proroga di tre anni degli interventi di adeguamento per le “acque di dilavamento” dei piazzali di insediamenti produttivi

Circolari Normativa tecnica e ambiente Sicurezza sul lavoro e privacy

31 Luglio 2025 | di Diego Geronazzo

La Provincia autonoma di Trento, con Delibera della Giunta provinciale n. 1085/2025 (v. allegato), ha prorogato di 3 anni, ovvero fino al 26 luglio 2028, i termini entro cui le attività interessate devono ottenere l’autorizzazione allo scarico industriale e concludere i conseguenti interventi di adeguamento degli impianti.

Il Testo unico provinciale sulla tutela dell’ambiente dagli inquinamenti, in determinati settori e per determinate attività, considera le cosiddette “acque di dilavamento” (meteoriche di prima pioggia e/o di lavaggio) dei piazzali di insediamenti produttivi come reflui industriali.

Con la deliberazione della Giunta provinciale n. 1239 del 26 luglio 2021 sono stati individuati i settori e le attività interessate, fissando un termine di quattro anni per ottenere l’autorizzazione allo scarico industriale e concludere i conseguenti interventi di adeguamento per gli impianti già esistenti che si trovano a gestire le acque di dilavamento.

A fronte delle criticità emerse e delle richieste del sistema produttivo, ANCE Trento ha formalizzato una richiesta di proroga dei termini previsti della citata Delibera 1239/21, unitamente ad una richiesta di chiarimento tecnico ed alla proposta di esclusione di alcune tipologie di attività dall’ambito di applicazione della normativa.

La PAT ha ritenuto di accogliere favorevolmente la richiesta di proroga fino al 26 luglio 2028, mentre le eventuali modifiche di natura tecnica saranno oggetto di successivo approfondimento normativo.

 

 

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