Nuova circolare del Ministero del Lavoro sull’applicazione dei C.C.N.L. negli appalti pubblici
AppaltiCon propria circolare n. 14775 del 26 luglio 2016 (vedi allegato) il Ministero del Lavoro ha ribadito il principio in base al quale, anche in relazione al personale impiegato nell’ambito di appalti pubblici, va verificato il rispetto del C.C.N.L. sottoscritto dalle organizzazioni comparativamente più rappresentative.
Ciò non solo per fruire dei benefici normativi e contributivi (ai sensi della Legge di stabilità 2007) ma anche per il calcolo della contribuzione obbligatoria. Tale contribuzione, infatti, dovrà essere rapportata alle retribuzioni previste dai suddetti contratti più rappresentativi, qualora i contratti effettivamente applicati prevedano retribuzioni inferiori (D.L. n. 338/1989).
Il Ministero richiama anche la previsione del Nuovo Codice appalti (D. Lgs. n. 50/2016 art. 30 comma 4) in base alla quale “al personale impiegato nei lavori oggetto di appalti pubblici … è applicato il contratto collettivo nazionale e territoriale in vigore per il settore e la zona nella quale si eseguono le prestazioni di lavoro, stipulato dalle associazioni dei datori e dei prestatori di lavoro comparativamente più rappresentative sul piano nazionale e quelli il cui ambito di applicazione sia strettamente connesso con l’attività oggetto dell’appalto … svolta dall’impresa anche in maniera prevalente”.