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Le temperature elevate, lo stress termico e i fattori di rischio

Circolari Lavoro e previdenza

17 Luglio 2023 | di Roberta Zatelli

I fenomeni climatici che comportano temperature giornaliere elevate sono stati recentemente posti in relazione con un aumento del rischio di infortunio sul lavoro. Il Ministero della Salute ha messo a disposizione una Guida per la gestione del rischio caldo e anche l’Inail l’ha reso disponibile on line, al seguente indirizzo: “Gestione del rischio caldo, linee guida dell’Inail.”

Ricordiamo, inoltre, che le imprese possono chiedere all’Inps il riconoscimento della CIGO quando il termometro supera i 35° centigradi. Ai fini dell’integrazione salariale, tuttavia, possono essere considerate idonee anche le temperature “percepite”, come espressamente indicato dalle linee operative INPS.

Le azioni e gli obblighi del datore di lavoro e del lavoratore per evitare il rischio da esposizione ad agenti fisici nelle attività outdoor devono tenere conto delle specifiche condizioni ambientali (temperatura dell’aria, umidità, ventilazione, tipo di abbigliamento, livello di attività fisica) ma anche della vulnerabilità dei lavoratori; infatti la presenza patologie croniche (obesità, malattie cardiovascolari, diabete, broncopneumopatia cronica ostruttiva (BPCO) possono aggravare le situazioni di stress dovute al caldo.

Il datore di lavoro nella valutazione del rischio specifico:

  • predispone aree di riposo ombreggiate o luoghi freschi per le pause di riposo;
  • organizza gli orari e le modalità di lavoro in modo da minimizzare i rischi (per es. variare l’orario di lavoro per sfruttare le ore meno calde, effettuare una rotazione dei lavoratori esposti; evitare lavori isolati permettendo un reciproco controllo);
  • mette a disposizione acqua fresca sia per bere che per rinfrescarsi.

I lavoratori debbono:

  • bere regolarmente per compensare le perdite di liquidi causate dalla traspirazione;
  • utilizzare un vestiario idoneo con abiti leggeri, traspiranti; è sbagliato lavorare senza vestiario perché il sole può determinare ustioni e la pelle assorbe più calore. Importante anche indossare un leggero copricapo che permetta una sufficiente ombreggiatura;
  • preferire pasti facili da digerire ed evitare il consumo di bevande alcoliche e limitare il fumo.

Sull’argomento, utili informazioni possono essere reperite anche nel documento predisposto dal Dipartimento provinciale sviluppo economico, in collaborazione con l’Azienda sanitaria (vedi allegato).

Nel rimanere a disposizione per ogni ulteriore approfondimento, porgiamo con l’occasione i nostri migliori saluti.

Comunicato stampa INPS

Rischi da esposizione al calore

Circolare_27 _23 versione stampabile _PDF

 

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