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Legge di bilancio 2023: proroga della disciplina sull’incremento dei prezzi contenuta nel c.d. “Decreto Aiuti”

Circolari Appalti

05 Gennaio 2023 | di Roberta Zatelli

E’ entrata in vigore il 1° gennaio 2023 la Legge di bilancio 2023 (Legge n. 197/2022) la quale contiene disposizioni, frutto di un’intensa azione da parte di ANCE nazionale, sia in tema di aggiornamento dei prezzari, sia di revisione dei prezzi dei lavori in corso di esecuzione. Di seguito ne illustriamo i passaggi più significativi.

  • AGGIORNAMENTO DEI PREZZARI REGIONALI (art. 1 c. 369 e ss. della L. n. 197/2022)

La legge di bilancio prevede l’obbligo per le Regioni di procedere entro il 31 marzo 2023 ad un nuovo aggiornamento dei prezzari regionali. In caso di inadempimento l’aggiornamento sarà effettuato entro i successivi 15 giorni dalle competenti articolazioni territoriali del Ministero delle Infrastrutture. I prezzari regionali così aggiornati si applicheranno alle nuove gare indette dal 1° gennaio al 30 giugno 2023, nonché dal 1° luglio al 31 dicembre 2023.

Fino al 31 marzo 2023, tuttavia, nelle more dell’aggiornamento annuale dei prezzari, le stazioni appaltanti potranno continuare ad applicare i prezzari regionali a suo tempo aggiornati ai sensi dell’articolo 26, comma 2, del c.d. “Decreto Aiuti” (D.L. n. 50/2022).

  • PROROGA DEL c.d. “DECRETO AIUTI” (art. 1 comma 458 della L. n. 197/2022)

La legge di bilancio introduce nell’art. 26 del c.d. “Decreto Aiuti” il nuovo comma 6-bis che, con riferimento ai contratti derivanti da offerte presentate entro il 31 dicembre 2021, introduce la proroga del meccanismo di aggiornamento dei prezzi anche ai lavori eseguiti o contabilizzati nel 2023.

Più in particolare si prevede che:

  • il SAL relativo alle lavorazioni eseguite o contabilizzate tra il 1° gennaio e il 31 dicembre 2023, venga adottato applicando prezzari regionali aggiornati annualmente, anche in deroga a specifiche clausole contrattuali. Si ritiene che tale comma sia da coordinare con quanto previsto al paragrafo precedente in tema di aggiornamento dei prezzari regionali entro il 31 marzo 2023.
  • i maggiori importi derivanti dall’applicazione dei prezzari aggiornati, saranno riconosciuti, al netto del ribasso d’asta, nella misura del 90 per cento, come già avvenuto per i lavori eseguiti nel 2022 e nei limiti delle risorse disponibili;
  • le risorse utilizzabili dalle stazioni appaltanti sono, anzitutto, quelle interne (il 50 per cento degli accantonamenti per imprevisti; eventuali ulteriori somme a disposizione; somme disponibili relative ad altri interventi ultimati). In caso di insufficienza di queste ultime, per l’anno 2023, le stazioni appaltanti che non abbiano avuto accesso ai Fondi per l’anno 2022, accedono al riparto del “Fondo per la prosecuzione delle opere pubbliche” nei limiti delle risorse assegnate. Con D.M. da adottare entro 30 giorni, il MIMS stabilirà le modalità di accesso al Fondo e i criteri di assegnazione agli aventi diritto.

Viene inoltre previsto che le disposizioni sopra illustrate trovino applicazione anche agli appalti aggiudicati sulla base di offerte presentate tra il 1° gennaio 2022 e il 31 dicembre 2022non vi sia stato accesso al “Fondo per l’avvio di opere indifferibili” relativamente ai lavori eseguiti o contabilizzati o annotati sul libretto delle misure dal direttore dei lavori tra il 1° gennaio e il 31 dicembre 2023. Per tali appalti la soglia di riconoscimento degli extra costi è rideterminata nella misura dell’80% (invece che del 90%).

La legge di bilancio specifica, inoltre, che in tali ultimi casi (offerte presentate nel 2021 o 2022 e lavori eseguiti nel 2023) non si applica la disciplina speciale della revisione prezzi di cui all’art. 29 comma 1 lett. b) del c.d. “Decreto Sostegni ter” (D.L. n. 4/2022).

  • LAVORI PUBBLICI DI INTERESSE PROVINCIALE

Per quanto riguarda gli appalti in provincia di Trento, ricordiamo che continuano a valere le disposizioni contenute all’art. 35 della L.P. n. 6/2022 in materia di rinegoziazione delle condizioni contrattuali (per gli appalti indetti prima del 18 giugno 2022 e relativamente ai lavori eseguiti nel 2022 e 2023) e all’art. 29 comma 1 lett. b) del c.d. “Decreto Sostegni ter” che impone fino al 31 dicembre 2023 l’inserimento nella documentazione di gara della clausola di revisione prezzi (per i bandi di interesse provinciale pubblicati dopo il 18 giugno 2022).

Per quanto riguarda invece l’art. 26 del c.d. “D.L. Aiuti”, in provincia di Trento questo si applica unicamente agli appalti finanziati in tutto o in parte con risorse P.N.R.R. o P.N.C. e per opere relative impianti sportivi delle Olimpiadi invernali 2026.

Nel rinviare alla documentazione allegata per i maggiori contenuti, rimaniamo a disposizione e porgiamo, con l’occasione, i nostri migliori saluti.

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Legge 197_2022

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