D.P.P. n. 8-84/2023 – Pagamento del credito residuo negli appalti pubblici
Circolari AppaltiE’ stato pubblicato il D.P.P. n. 8-84/2023, rubricato “Regolamento concernente “Riordino e semplificazione dell’ordinamento provinciale in materia di contratti pubblici in attuazione dell’articolo 14 della legge provinciale 27 dicembre 2021, n. 21 e ulteriori modificazioni del decreto del Presidente della Provincia 11 maggio 2012, n. 9-84/Leg”.
Con tale regolamento il legislatore ha inteso effettuare una riorganizzazione della normativa provinciale in materia di opere pubbliche, anche in vista della prossima produzione di effetti da parte del nuovo Codice appalti nazionale, prevista per il prossimo 1° luglio 2023.
Riservandoci di illustrare più compiutamente gli effetti che il nuovo Codice produrrà in provincia di Trento anche alla luce delle indicazioni che ci verranno fornite dalla PAT, ci limitiamo per ora a comunicare alle imprese una novità contenuta nel citato Decreto in merito al pagamento del credito residuo dell’appaltatore. La norma provinciale (art. 171 comma 1 del D.P.P. n. 9-84/Leg/2012) prevede che a fine lavori debba rimanere a disposizione della stazione appaltante un credito residuo (individuato nella misura di un 3%) che viene svincolato in seguito all’approvazione del certificato di collaudo o regolare esecuzione.
Il Decreto in oggetto (art. 46 comma 4) introduce un’innovazione in merito prevedendo che, per i contratti in corso di esecuzione alla data di entrata in vigore di questo regolamento (14 aprile 2023) e per le procedure con bando o lettera d’invito di data antecedente al 1° luglio 2023, il pagamento del credito residuo possa avvenire anche prima dell’approvazione del certificato di collaudo o del certificato di regolare esecuzione e anche in deroga alle diverse disposizioni contrattuali, previa presentazione di una garanzia fideiussoria “a prima richiesta” di pari importo comprensivo dell’IVA di legge.
La misura è stata introdotta “al fine di sostenere gli operatori economici nell’attuale fase di restrizione del mercato creditizio e di aumento dei tassi di interesse, assicurando ai medesimi una maggior disponibilità di liquidità”.